Documenti e Raccomandazioni

Queste Raccomandazioni si esprimono a favore di una particolare procedura o la sconsigliano fortemente. Sono state elaborate da un gruppo interdisciplinare di professionisti, operatori della rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, esperti per la patologia tumorale in questione. Nascono dalla valutazione delle linee guida e degli studi presenti in letteratura, del peso assistenziale dello specifico problema, della rilevanza clinica, della praticabilità dell’intervento con le strutture organizzative e tecnologiche presenti, della sostenibilità, delle preferenze e dei valori sociali e culturali percepiti nelle nostre comunità. Sono un’indicazione per affrontare le criticità che sono state individuate quali prioritarie nei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali della rete.

Le raccomandazioni aiutano i medici e i pazienti nel prendere decisioni appropriate, di straordinaria importanza in una sanità moderna che deve conciliare esigenze a volte contrastanti, costituite da vincoli economici, imponente produzione di evidenze scientifiche, preoccupazione di natura medico legale, pressioni del mercato e crescenti aspettative dei pazienti. Questo è tanto più vero quando si deve valutare in modo informato e con il corretto coinvolgimento del paziente i benefici di rischi attesi dall’impiego dei bifosfonati nelle diverse situazioni oncologiche.

 

 

  • Il carcinoma prostatico metastico resistente alla castrazione: La terapia con radioligandi
    (pdf - 543 KB)IL CARCINOMA PROSTATICO METASTICO RESISTENTE ALLA CASTRAZIONE: LA TERAPIA CON RADIOLIGANDO. GRUPPO DI LAVORO CONDIVISO DA MEDICI NUCLEARI ED ONCOLOGI DELLA RETE ONCOLOGICA
    La terapia del carcinoma prostatico metastatico, resistente alla castrazione, è profondamente cambiata negli ultimi anni. Nuovi farmaci si sono aggiunti alla chemioterapia migliorando progressivamente la prognosi; contemporaneamente la tecnologia del farmaco ha fornito nuove opzioni terapeutiche. Il radioligando che ha per target il psma ha aperto una nuova prospettiva terapeutica con un significativo impatto sulla sopravvivenza. La medicina nucleare che fino ad oggi era coinvolta nella gestione dei tumori troidei e neuroendocrini riceve da questa indicazione un profondo rilancio legato alla alta incidenza del carcinoma prostatico. La Rete OIncologica, sin dai primi dati della radioterapia metabolica nel carcinoma prostatico, si è preoccupata di creare una rete assistenziale idonea a gestire il percorso terapeutico del carcinoma resistente alla castrazione. Occorreva inoltre creare un tavolo di confronto con i colleghi della medicina nucleare al fine di profilare correttamente il paziente ottimale per questa terapia, gestire gli effetti collaterali , coordinare il follow-up clinico strumentale.

  • Check-list NAP prostatectomia radicale (xls - 946 KB) (documento redatto a cura di Marisa Arrondini, Donata Bellis, Enrico Bollito, Laura Caramanico, Paolo De Giuli, Tommaso Emmer, Alessandro Fornari, Maria Iandolo, Luca Molinaro, Marco Pagano, Renato Parente, Valter Pezzuto, Daniele Ricci)
    E' stata redatta dal Gruppo di Studio di Studio Rete Oncologica "Sviluppo e standardizzazione di procedure condivise per la refertazione di casi istologici uro-oncologici” una check-list sul modello di quella della College of American Pathologists per la refertazione del carcinoma prostatico in corso di prostatectomia radicale trasformata in un “formato” adatto all’importazione nei nostri sistemi di refertazione, corredandola dei rispettivi codici NAP. I codici in questione non riguardano solo la morfologia ovvero l’istotipo tumorale ma anche altre caratteristiche quali invasione vascolare, metastasi linfonodali, stadiazione etc.

  • Riduzione dell’inappropriatezza prescrittiva del PSA con finalità di screening: linee di indirizzo per il personale sanitario nella Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta (pdf - 588 KB) (documento validato dal GdS Tumori Urologici)
    "La diagnosi precoce delle patologie oncologiche è una grande e indiscutibile acquisizione della Medicina, tuttavia esistono delle situazioni particolari in cui accanto alle luci possiamo trovare qualche ombra: questo può essere talora vero nel cancro della prostata, soprattutto in relazione all’utilizzo del PSA, un marcatore ancora oggi insostituibile, ma tutt’altro che perfetto.
    Infatti nel caso di diagnosi precoce del cancro della prostata basata sul PSA è ormai documentato, grazie a studi epidemiologici con altissimi livelli di evidenza, che per ogni nuova malattia scoperta, oltre al possibile beneficio di una guarigione altrimenti precaria, esiste anche un rischio non trascurabile di sovradiagnosi e di sovratrattamento; e ciò in taluni casi potrebbe portare alla persona assistita danni persino superiori a quelli potenzialmente o effettivamente ascrivibili alla neoplasia stessa. Il presente opuscolo si propone di offrire a tutto il personale sanitario del Piemonte e della Valle d’Aosta uno strumento di informazione agile, mirato a migliorare certe scelte diagnostiche (e conseguentemente terapeutiche) sulla base delle evidenze scientifiche oggi disponibili, con l’obiettivo di ridurre il rischio di inappropriatezza prescrittiva del PSA con finalità di screening.
    Infine, ma non meno importante, esso ha anche lo scopo di sottolineare l’importanza di una scelta condivisa tra il medico e la persona assistita, dopo che sia stata debitamente informata di tutti i pro e contro, nel rispetto dei princìpi fondanti della Bussola dei Valori della nostra Rete Oncologica" - Dott. Scipio Annoscia - Direttore S.C. Urologia ASL TO 4