Ho cessato qualsiasi attività lavorativa per motivi di salute; mi hanno parlato della Pensione di Inabilità. Cos’è? Marco, "Rispondo io. E’ una pensione a cui hanno diritto tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, ovvero commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, e tutti coloro che sono iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi o integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria, alle seguenti condizioni: • assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale• almeno 260 settimane di contribuzione (cinque anni) di cui 156 (tre anni)nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. Devi fare domanda all’INPS, ma prima leggi bene l’approfondimento". Pensione di inabilità (Link) E’ una prestazione economica erogata dall’INPS a seguito di domanda dell’interessato. Hanno diritto all’assegno tutti i lavoratori dipendenti, autonomi, ovvero commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, e tutti coloro che sono iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi o integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria, alle seguenti condizioni:• assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale• almeno 260 settimane di contribuzione (cinque anni) di cui 156 (tre anni)nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda. E’ obbligatoria, per accedere alla prestazione:• la cessazione di qualsiasi tipo di attività lavorativa;• la cancellazione dagli elenchi di categoria dei lavoratori;• la cancellazione dagli albi professionali;• la rinuncia ai trattamenti a carico dell'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione ed a ogni altro trattamento sostitutivo o integrativo della retribuzione. La domanda deve essere presentata, via telematica all’INPS, unitamente al certificato medico, modello SS3. Modalità di presentazione:• tramite i servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino munito di PIN attraverso il portale dell’Istituto - servizio di “Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito”;• Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;• Contact Center - attraverso il numero 803164 gratuito da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico. Documentazione da allegare all’istanza:• Mod. SS3• Carta di identità e codice fiscale (del paziente, dell’eventuale coniuge e figli a carico)• Ultima dichiarazione dei redditi• Data di matrimonio, o sentenza di separazione, o sentenza di divorzio o data di eventuale vedovanza)• IBAN Il lavoratore verrà convocato a visita medico legale presso la Medicina Legale dell’INPS di riferimento territoriale. Se accettato, dopo la verifica dei requisiti sanitari ed amministrativi, la pensione di inabilità spetta dal mese successivo alla data di presentazione dell’istanza, purché vi sia anche la cessazione dell’attività lavorativa. E’ incompatibile con l’attività lavorativa.E’ reversibile ai superstiti. RICORSO: entro 90 giorni, per via telematica, il lavoratore può presentare ricorso amministrativo al Comitato Provinciale dell’INPS, il quale, sempre entro 90 giorni deve pronunciarsi.In caso di parere sfavorevole, l’interessato può rivolgersi ad un avvocato di fiducia per ricorrere alla sezione lavoro e previdenza del Tribunale di riferimento territoriale. Dal 1° gennaio 2012, il giudizio in Tribunale deve essere preceduto da un’istanza di accertamento tecnico-preventivoalla sezione lavoro e previdenza del Tribunale di riferimento territoriale.Tale condizione viene esaminata da un medico legale nominato dal Tribunale che può essere affiancato dai medici legali nominati dall’INPS e dall’interessato. Presenta poi relazione al Tribunale; se il suo parere è favorevole e non vi sono contestazioni, l’INPS deve procedere al pagamento entro 120 giorni dalla notifica del provvedimento emanato dal Giudice. Se il parere non è favorevole, il ricorso giudiziario deve essere presentato in Tribunale entro i termini di legge di 30 giorni dal deposito delle contestazioni. Il ricorso al giudice deve essere presentato entro e non oltre 3 anni dalla comunicazione del diniego o dalla data di scadenza del termine dei 90 giorni entro cui il Comitato Provinciale dell’INPS avrebbe dovuto emettere una decisione. Whatsapp Indietro Avanti